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Del pagliaccio stanco

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E ha scavalcato il muretto

brulloso, un pagliaccio

dalle gambe sottili, anzi

sono rami d'albero spezzati

tanto vero che sono caduti

dentro il recinto di un'aiuola.

 

A terra si sono sfaldati

sgretolati e

poi sono fioriti in una primula

gialla, che s'è fatta grande

e carnosa; volata via

come farfalla.

 

Su altri rami intanto

foglioline verdi

gemmavano

a gennaio poi scendeva la neve

e tornava​ il pagliaccio

col naso rosso in mano

e si riprendeva le sue finte gambe.

 

In fin dei conti

le aveva lasciate solo

un po' riposare.

 

 

 

 

 Salvatore Pizzo - 12/05/2017 20:19:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ah quanta adorazione che si respira da queste parti:anch’io adoro che tu adori che egli adora e che noi tutti adoriamo che voi adoriate e che essi adorino...Devi ammettere che è adorabile il verbo adorare...Scherzi a parte: avevo compreso che la metafora fosse ritagliata sull’uomo. Ma ciò non toglie che tu sia stata capace di raccontarla con quel tocco di sensibile leggerezza e bellezza da farla percepire come una fiaba. La fiaba dell’uomo alle prese con le stagioni della vita: così tragicamente patetico, ma anche umano in tutte le sue debolezze e fragilità...
Ciao

 Auro d’Arcola - 12/05/2017 17:39:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

brava...

 Klara Rubino - 12/05/2017 09:19:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Gaudi adoro che mi si dica che descrivo in modo adorabile e ancora adoro che si adorino i pupazzi di neve!
Adoro adoro adoro!:-)

 Gaudenzio Massi - 12/05/2017 08:12:00 [ leggi altri commenti di Gaudenzio Massi » ]

Semplicemente bella e profonda e la giostra di natura fa il suo corso.
Adorabile il modo in cui tutto descrivi

 Klara Rubino - 11/05/2017 19:29:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ciao!
È l’uomo il pupazzo di neve, pagliaccia l’identità, trattandosi di un gioco ad assumere una vita, le gambe ovvero i rami rappresentano il corpo che è natura e torna alla natura e segue i ritmi di natura, anche dopo la ( il muretto scavalcato)morte ; intanto altre vite e poi si torna a giocare di nuovo alla vita.

 Salvatore Pizzo - 11/05/2017 18:09:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Che bella ed incantevole fiaba! La dipingi con colori davvero fantastici, degni di un pastello che delizi l’occhio ed il cuore...
Adoro i pupazzi di neve e quello tuo è ancor più adorabile...
Ciao

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